Festività e alimentazione...consigli utili su come contenere i danni!

Pubblicato il 07/12/2017


Le festività natalizie sono un periodo dell'anno che può indurre a stravizi sul piano alimentare e che possono quindi portare ad un aumento di peso: anche 2-4 kg in più in un paio di settimane!Facendo infatti un calcolo delle calorie ingerite solo per il pranzo di Natale, dall’antipasto fino ai dolci, si può arrivare facilmente ad assumere 3000 kcal, con uno squilibrio di nutrienti verso un eccesso della quota lipidica e di carboidrati.Inoltre, durante le vacanze, si partecipa spesso eventi conviviali dove i dolci caratteristici (pandoro, panettone, torrone, frutta secca,...) sono sempre presenti; perciò, per evitare di avere un” regalo” non gradito dopo le feste, è importante seguire alcune regole.Innanzitutto è bene considerare che i veri giorni di festa sono il cenone del 24 e il pranzo del 25, così come il cenone del 31 e il pranzo dell’1; gli altri giorni sono da considerare "giorni normali" in cui è possibile seguire un'alimentazione equilibrata, approfittando magari dei giorni di ferie per aumentare l'attività fisica.Tuttavia per contenere l'eccesso calorico delle giornate di festa, è importante non arrivare affamati ai cenoni, così come non va saltata la cena completamente dopo i pranzi.Il 24 e il 31 è importante fare colazione come sempre e pranzare con un secondo, carne o pesce, cucinato senza grassi, alla griglia o al forno, accompagnato con un contorno abbondante e 30-50 g di pane, preferibilmente integrale. A metà pomeriggio mangiare un frutto e arrivare a cena non troppo affamati, trucco che ci permetterà di non eccedere con le porzioni, assaggiando tutto, possibilmente con moderazione.Per i pranzi, il consiglio è sempre quello di non saltare colazione e di fare uno spuntino con un frutto prima del pasto in cui valgono gli stessi suggerimenti della cena: di tutto un po’ con moderazione. Ideale la sera chiudere con un bel minestrone o una insalatona per integrare anche le verdure e le fibre, che difficilmente fanno parte del pranzo!Durante le Feste natalizie ciò che dimentichiamo più facilmente è che siamo riuniti per stare assieme e goderci la compagnia e l’affetto dei nostri cari, non per “sfoderare” le nostre migliori ricette o per approfittare dell’abbondanza per stravolgere completamente le nostre abitudini alimentari. Per tutto esiste una zona di “grigio” ed allora si a qualche eccesso, a qualche pietanza più “ricca”, si ai brindisi, ma evitiamo ciò che ci farebbe pentire nelle giornate successive.Seguendo i consigli della nutrizionista, evitiamo di pensare che le restrizioni pre e post evento possano essere d’aiuto, né lo sarà un forte aumento improvviso del carico di attività fisica. Rilassiamoci e pensiamo al periodo festivo come occasione di maggior tempo libero anche per stare con noi stessi: perché allora non approfittare di quei minuti in più per qualche esercizio di rilassamento nella prima mattina o di mindfulness eating durante i pasti che non siano quelli strettamente “di festa”? Utilizziamo le feste anche per degli esercizi di “assertività” (rifiutare una pietanza o un'ulteriore porzione non è reato, così come non deve necessariamente essere consumato tutto il cibo cucinato) e per affinare le nostre capacità di scelta dei cibi. Poniamoci, ad esempio, domande come "Che cosa mi andrebbe realmente tra quello che mi viene proposto?", "Quale tipologia di porzione mi farebbe sentire a mio agio e soddisfatto allo stesso tempo?", "Se non avessi questi sfizi natalizi sulla tavola, davanti ai miei occhi mentre seguo la tombola, ne vorrei davvero?", anche per distinguere al meglio tra edonismo, fame oggettiva e fame emotiva. Se è vero che la tradizione impone piatti elaborati, gustosissimi e dolci accattivanti, è anche vero che non sempre la compagnia di amici e parenti in casa, sia sempre “lieta”: impariamo allora a rendere leggibile un gesto, che sia di puro piacere o di reale fame o di “evitamento o compensazione” in risposta ad un’emozione non gradita. Questo ci aiuterà poi ad evitare la sensazione di frustrazione se abbiamo ecceduto, ne faremo quindi tesoro e lavoreremo per una maggiore consapevolezza.E poi divertiamoci, chiacchieriamo, ricordiamo aneddoti, balliamo, giochiamo con i bimbi presenti e con gli adulti, e che siano buone feste per tutti!

(in collaborazione con la dottoressa Mirna Tora, psicologa-psicoterapeuta, esperta in disturbi del comportamento alimentare)